Grace si presenta e racconta che la sua passione per il mondo dello spettacolo (teatro e cinema) è iniziata da quando era piccola. La sua famiglia ne era appassionata e durante la crescita, ha visto dei pezzi, film, racconti brevi e tanto altro. Anche a scuola si faceva teatro ma erano brevi e semplici. Durante il percorso nelle scuole medie però, nel 1999, venne a conoscenza del 2° Festival Nazionale Sordo a Palermo ma scoprì anche che l’età per potervi partecipare partiva dai 16 anni mentre lei ne aveva 12.
La responsabile dell’organizzazione, amica dei genitori di Grace, trova il modo di farla partecipare. Grazie a questa opportunità, si immerge completamente e capisce che esistono anche vari tipi di espressione artistica teatrale (VV, poesia, canzoni, cortometraggi, spettacoli, e così via) così come viene a conoscenza del lavoro che c’è dietro. La responsabile dell’organizzazione, per capire se il contesto fosse accessibile anche ai più piccoli, chiese a Grace di fare una piccola performance sul palco. Lei si emozionò tantissimo, data anche la sua mancata preparazione alla richiesta improvvisa. Il padre la tranquillizzò e le propose la performance storica in VV dell’albero che cade con un urlo. Grace, grazie al supporto del padre e al forte interesse per il teatro decise di salire sul palco. Fortunatamente non vedendo niente da quella prospettiva si esibì e, non appena finito il pezzo, ricevette gli applausi di quasi 800 persone presenti al festival. Commossa insieme al padre, capì che poteva fare questo mestiere. Il Festival è stato per lei un seme che le ha dato la spinta giusta per esprimere la sua arte, richiamandosi alle performances delle 5 donne, “Il mondo - pa pa (luogo) “ Grace ha preso un po’ della ritmica “passa-passa-bi-bi” di Fabio e Rosanna Giuranna con un’amica.
Il problema di questa poesia è che non era traducibile in italiano (per le famiglie udenti, nemmeno i titoli!), ma a lei interessava più far emozionare le famiglie Sorde (tra cui anche la sua). Di sua volta, insistette tanto per farlo, dato che la “sentiva” sua. Non riusciva però ad avere il permesso, così si rifiutò di fare spettacoli sempliciotti, come il mimo. Di seguito, per protesta anche da parte dei compagni, volevano ritirarsi tutti con il rischio di non realizzare il saggio. La prima protesta “artistica” sorda e che, ala fine, vinsero! Gli spettacoli sono stati così belli, emozionanti. Si decidevano i costumi, il trucco ecc., ognuno di loro si vestiva di un continente diverso. È stata un’esperienza che le ha fatto capire il suo amore per l’arte.
Al liceo scopre anche un altro modo di farsi comprendere anche dal pubblico udente: il linguaggio del corpo, senza utilizzare la lingua dei segni. Si rammarica anche del fatto che non ci sia una scuola di teatro in Italia; ha dovuto apprendere da autodidatta, facendo ricerche di arte teatrale e imparando anche dai professionisti. A 18 anni, Grace partecipa alla 4° edizione del Festival Nazionale Sordo, questa volta a Napoli, con altri 26 studenti della scuola di Barletta, con uno spettacolo in linguaggio del corpo di “Euridice ed Orfeo” (una storia mitologica greca).
Indimenticabile è stata la soddisfazione nel salire sul palco e aver vissuto l’esperienza.